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Cancellazione Protesti
 
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Cancellazione Protesti e Cattivi Pagatori
 
Protesti - Cancellazione Banche DatiI protesti sono operazioni attraverso le quali si dichiara pubblicamente un mancato pagamento.

Un titolo di credito, una volta scaduto, rende immediatamente eseguibili diversi titoli: cambiali, assegni bancari, vaglia cambiari e tratte accettate. Se non risulta coperto, la banca emittente lo consegna ad un notaio o ad un ufficiale giudiziario. Questi provvede a redigere il protesto: il titolo è quindi reso esecutivo.

Il notaio, oltre ad occuparsi dell’iscrizione negli appositi registri, consegna l’Elenco Protesti (riferito ad un periodo prestabilito) al Presidente del Tribunale ed al Presidente della Camera di Commercio, la quale provvederà alla pubblicazione entro 10 giorni.

Il titolo di credito viene consegnato alla banca, che lo invia nuovamente al creditore unitamente all’addebito delle spese relative al protesto. Se il protestato prolunga ulteriormente il mancato pagamento, il creditore è libero di decidere se proseguire o meno con l’attività giudiziale ed il pignoramento nei suoi confronti: in questo caso, il nome del protestato rimane per 5 anni nel Pubblico Registro Informatico dei Protesti.

Se il pagamento avviene entro l’anno, è possibile presentare la richiesta di riabilitazione al Presidente del Tribunale. In caso di diniego, il debitore ha 10 giorni di tempo per presentare reclamo presso la Corte d’Appello. Se il pagamento avviene dopo i 10 giorni, la cancellazione è solo parziale: sebbene segnalato nel Registro, l’iscrizione rimane.

Ottenuto il decreto di riabilitazione, il protestato ha diritto a richiedere la cancellazione definitiva dagli elenchi. Se il Presidente della Camera di Commercio non accoglie l’istanza entro 20 giorni dalla presentazione, il protestato può fare ricorso al Giudice di Pace competente, presso il luogo di residenza del debitore.

Trascorsi 5 anni, la cancellazione protesti avviene automaticamente.

L’istanza di cancellazione può essere presentata anche da coloro che pensano di essere stati protestati ingiustamente. In questi casi, è necessario fornirne la relativa dimostrazione.