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MUTUI A TASSO VARIABILE

La rata è soggetta a variazione in base all’andamento del costo del denaro.

L’escursione non presenta limiti contrattuali, sussistono esclusivamente quelli fisiologici del sistema euro che, ad ogni modo,
non dovrebbe mai determinare tassi inferiori e superiori rispettivamente al 3% e all’8%.

Rappresenta
la tipologia di contratto più vantaggiosa, poiché all’inizio è sempre meno oneroso: quando il debito è maggiore, infatti, l’effetto del tasso ha più importanza. Risulterebbe meno conveniente solo se paragonato ad un mutuo a tasso fisso molto vantaggioso (ovvero, che non superino il 5%). L’unico svantaggio è rappresentato dal fatto che, in caso di tensione sui mercati, l’importo della rata potrebbe aumentare.

MUTUI A TASSO FISSO

Questa tipologia di mutuo
privilegia l’aspetto della sicurezza, poiché l’importo delle rate non varia nel tempo.

Di contro,
è mediamente più costoso (a meno che il tasso fisso sia inferiore al 5%) poiché, fin dall’inizio, risulta più oneroso rispetto a mutui d’altro tipo.

Inoltre,
in caso di estinzione anticipata, aumenterebbero anche capitale residuo ed incidenza della penale.


MUTUI A TASSO MISTO

Questi mutui vengono definiti “a tasso misto” poiché esso
risulta essere fisso, per i primi anni, e variabile in seguito ad un tempo prestabilito.

Nel primo periodo,
il costo aumenta in base alla durata dello stesso. Poiché è proprio all’inizio che le variazioni incidono in modo maggiore, tale scelta può risultare conveniente; d’altra parte, si perdono i benefici che un’alternativa a tasso variabile genererebbe nel momento in cui la differenza di costo produce il maggior risparmio.

Di conseguenza, il muto a tasso misto
viene generalmente scelto da coloro che, almeno per i primi anni, non possono correre il rischio di un eventuale aumento delle rata


MUTUI A TASSO BILANCIATO

E’ una soluzione che vede il debito diviso in due frazioni:
una regolata a tasso fisso, l’altra a tasso variabile. La proporzione in cui effettuare tale divisione viene determinata dal cliente. In ogni caso, la rata complessiva è data dalla somma di entrambe le frazioni.

In questo modo,
il bilanciamento garantisce un’attenuazione delle oscillazioni della rata, secondo l’intensità impostata. dal cliente. In pratica, però, non rappresenta in modo completo un beneficio né in termini di sicurezza che di convenienza.